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RECENSIONE : Bemused - Il canto immortale


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Editore: @giuntieditore

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐/5

 

         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

Le sorelle adolescenti Calliope, Clio, Melpomene, Tersicore e Thalia, vivono in un tranquillo villaggio di mare con una madre iperprotettiva. Sono talentuose interpreti, soprattutto Calliope, che insegue il sogno di scrivere storie epiche nella città di Tebe. Un giorno, però, la madre rivela loro un segreto sconvolgente: lei è Mnemosyne, la dea della memoria. Da decenni è in fuga dagli dèi del Monte Olimpo, nel disperato tentativo di tenere le figlie al sicuro dalle loro macchinazioni. Prima che possa raccontare di più, però, la dea viene rapita. Il responsabile della sua scomparsa è Ade - Dio infuocato degli Inferi. Sotto la guida di Calliope, le sorelle intraprendono così un viaggio avventuroso, pieno di prove mitiche, per salvare la madre e per conoscere meglio le proprie origini divine. Dovranno fare affidamento sui loro talenti e sulla forza del loro legame, per poter diventare vere eroine.

 

       𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:

Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.

❓Vi intriga questa novità?

Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.

Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.

 

“Bemused – Il canto immortale” di Farrah Rochon è un retelling young adult che reinterpreta il mito delle Muse di Hercules in chiave moderna e mitologica, con un tocco di ironia, sorellanza e potere femminile. Un’avventura che canta di libertà, identità e destino.


Vi siete mai chiesti chi fossero le Muse Greche? Se oltra ad essere coloro che ispiravano artisti ed eroi, avessero una loro storia e una loro vita? E se vi dicessi che erano molto di più di quel che credete ma che la loro mamma ha fatto si che l'Olimpo le dimenticasse così da portarle via da quel mondo d'oro?

Da grandissima amante della Disney - ed Hercules tra l'altro è uno dei miei cartoni preferiti - potevo mai farmi scappare la possibilità di conoscere le mie amate Muse (delle quali so tutte le canzoni e parti a memoria) più intimamente? MA VI PARE!


“Noi siamo le Muse, dee delle arti, e questa è la nostra storia…”

In questo romanzo ambientato nell’universo Disney di Hercules, Farrah Rochon ci porta a conoscere Calliope, Clio, Melpomene, Tersicore e Thalia non come figure eteree e onniscienti, ma come cinque sorelle adolescenti che vivono in un tranquillo villaggio costiero, cresciute da una madre amorevole ma iperprotettiva (un po' come Demetra con Persefone ma con motivazioni più serie del voglio che mia figlia viva come una suora).

La loro vita cambia radicalmente quando scoprono che la madre è in realtà Mnemosyne, la dea della memoria, da tempo nascosta dagli dèi dell’Olimpo per proteggere le sue figlie da un destino oscuro. Prima che possa rivelare tutta la verità, Mnemosyne viene rapita da Ade, il dio degli Inferi, deciso a sfruttare il potere delle Muse per i suoi scopi. Vi pare che EHY, L'INFERNO E' DA QUELLA PARTE si lasciasse scappare l'occasione di fregare Zeus in qualche modo? D'altronde "Se c'è un Dio che tu non vuoi che ribolla di rabbia, quello è Ade... perché aveva un piano malvagio! " . Mi raccomando non spegnetegli i capelli.

La narrazione si concentra in particolare su Calliope, la più ambiziosa delle sorelle, che sogna di diventare una narratrice epica a Tebe. Ma la sua vocazione si intreccia con una missione molto più grande: salvare la madre, scoprire la verità sulle proprie origini divine e affrontare un mondo che le ha sempre tenute nascoste.

Le Muse non sono solo dee in questa storia, ma ragazze che imparano a conoscersi e a sostenersi, il romanzo esplora il conflitto tra ciò che si è destinati a essere e ciò che si desidera diventare.

Ogni Musa incarna un’arte, e il loro potere nasce dalla capacità di raccontare, danzare, cantare e ispirare gli altri e Rochon fonde la mitologia greca con una sensibilità contemporanea, rendendo le protagoniste accessibili e attuali con una prosa vivace, ironica e coinvolgente, perfetta per un pubblico young adult ma capace di parlare anche a lettori adulti.

Il tono brillante, con dialoghi frizzanti e momenti di profonda emozione, dà voce alle cinque sorelle che sono distinte e ben caratterizzate, e il ritmo narrativo alterna momenti di introspezione a scene d’azione e colpi di scena. L’autrice riesce a rendere l’universo Disney mitologico più stratificato, mantenendo il fascino dell’originale ma aggiungendo profondità psicologica e una nuova prospettiva femminile.

Bemused – Il canto immortale è una lettura perfetta per chi ama i retelling mitologici, le protagoniste forti e le storie che celebrano l’arte come forma di resistenza e identità. È un romanzo che canta con voce propria, capace di far ridere, emozionare e riflettere. Non meno importante: se sei cresciuto con Hercules e hai sempre desiderato sapere di più sulle Muse, questo libro è assolutamente da recuperare!

Grazie di cuore alla casa editrice per l'opportunità.

Vi ricordo che trovate la recensione anche su tutti i miei social.



 


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