RECENSIONE: I miti di Cthulhu - Divinità aliene e culti blasfemi
- Sabrina Pennacchio

- 22 nov
- Tempo di lettura: 3 min

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Editore: @rizzolilibri
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5
𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:
“Non è morto ciò che in eterno può giacere / E con il volgere di strani eoni, anche la morte può morire.” - Abdul Alhazred. Il principio della cosmogonia di Howard Phillips Lovecraft risiede all’inizio di tutto, “quando gli Antichi filtrano dalle stelle e si stabiliscono sulla Terra”. I Grandi Antichi, giunti dallo spazio a dominare il pianeta, ora riposano in città ciclopiche sprofondate negli abissi, pronti a riemergere grazie ai propri adepti sparsi in tutto il mondo. Come fece il poeta pazzo Abdul Alhazred, questa antologia segue le tracce delle divinità aliene e dei culti blasfemi a esse dedicati, alla scoperta di quell’orrore che si nasconde a un passo da qui. Da Azathoth a La città senza nome, da L’albero a Il modello di Pickman, da Nyarlathotep a Il richiamo di Cthulhu a Storia del Necronomicon: sedici racconti legati a una selezione di poesie tratte da Funghi di Yuggoth, la raccolta di sonetti del “solitario di Providence”, e a una scelta di frammenti epistolari che, insieme, trascinano il lettore nella complessità affascinante della mitologia lovecraftiana.
𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:
Buonasera lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.
❓Vi intriga questa novità?
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.
Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no .
“I miti di Cthulhu – Divinità aliene e culti blasfemi” è una raccolta che esplora l’orrore cosmico di H.P. Lovecraft, dove l’universo non è governato da logica o compassione, ma da entità antiche e indifferenti alla condizione umana.
Questa antologia, curata con attenzione e arricchita da illustrazioni evocative, raccoglie alcuni dei racconti più emblematici del ciclo di Cthulhu, offrendo una visione d’insieme del pantheon lovecraftiano e dei culti che lo venerano. Non si tratta solo di storie di paura, ma di frammenti di una mitologia alternativa, dove l’uomo è una creatura insignificante in balia di forze incomprensibili.
Nel cuore del volume troviamo racconti come Il richiamo di Cthulhu, La città senza nome, Il colore venuto dallo spazio, e altri testi che delineano un mondo in cui la realtà è fragile e la conoscenza è pericolosa. Le divinità come Nyarlathotep, Azathoth, Shub-Niggurath e Cthulhu non sono semplici mostri, ma simboli di caos, entropia e verità proibite.
Ogni racconto è un tassello di un universo narrativo coerente e disturbante, dove la scoperta non porta salvezza, ma follia. I protagonisti sono spesso studiosi, esploratori o sognatori che, spinti dalla curiosità, finiscono per varcare soglie che non dovevano essere aperte.
“Non è morto ciò che in eterno può attendere, e col volgere di strani eoni anche la morte può morire.”
La prosa di Lovecraft è densa, arcaica, visionaria. In questa edizione Rizzoli, la cura di Pastaacolazione, Agnese Innocente, Maria Gaia Belli e Andrea Cassini valorizza il testo con apparati critici e visivi che aiutano il lettore a orientarsi nel labirinto mitologico. Le illustrazioni e la veste grafica contribuiscono a creare un’esperienza immersiva, tra incubi e rivelazioni.
I miti di Cthulhu è un’opera fondamentale per chi vuole esplorare il cuore dell’orrore cosmico. È consigliato a lettori che amano il gotico, il perturbante, e le narrazioni che mettono in discussione la realtà stessa. Non è solo una lettura: è un’iniziazione.
Grazie alla casa editrice per l'opportunità.
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