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RECENSIONE: Il labirinto di seta


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Editore: @sonzognoeditori

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5

 

         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

Un’aggressione violenta a Granada, e Luz in una notte perde tutto. Unico, misterioso lascito della madre: una scatola bianca con un logo a forma di labirinto, una lettera di presentazione fasulla e un biglietto per Venezia. È così che la ragazza, sedici anni e muta per scelta, si ritrova a lavorare per Mariano Fortuny, l’alchimista delle stoffe. Nel suo palazzo di campo San Beneto, già si stampano con tecniche segrete gli scialli knossos, ambiti dalla buona società di tutta Europa, ma il suo genio instancabile è ossessionato dalla creazione di un abito senza tempo, la cui piega perfetta possa disegnare il corpo e l’anima di chi lo indossa. Da questa visione e dalle intuizioni della compagna, l’affascinante Henriette, nascerà il delphos, un vestito destinato a entrare nella storia della moda. Testimone e poi artefice di questo mondo di tessuti e colori, Luz dovrà scavare tra i meandri del passato e affrontare le incertezze del primo amore e del futuro, per dare finalmente forma alla sua vera identità. A fare i conti con i propri fantasmi è anche Mariano, che vive da sempre sotto l’ala protettrice della madre e oscurato dall’ombra del padre – il famoso pittore Marià Fortuny y Marsal, ufficialmente morto di malaria ma con i sintomi di un avvelenamento da piombo. E tra le pieghe della seta, di una città, di una storia, sia Luz che Mariano dovranno scoprire chi sono davvero.

 

       𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:

Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.

❓Vi intriga questa novità?

Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.

Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.


Un romanzo che tesse silenzi, memorie e desideri su un telaio di dolore e bellezza. Il labirinto di seta è una storia di rinascita femminile ambientata nella Venezia del primo Novecento, dove la moda non è solo estetica, ma linguaggio, rifugio e rivoluzione.


La protagonista, Luz, è una ragazza di sedici anni che arriva a Venezia dopo essere fuggita da un trauma indicibile vissuto in Spagna. Non parla — non perché non possa, ma perché ha scelto il silenzio come scudo. Porta con sé una scatola bianca, una lettera falsa e un passato che non vuole raccontare.

Venezia la accoglie con la sua luce obliqua e i suoi labirinti d’acqua, e la conduce al Palazzo Fortuny, dove lavora il celebre artista e stilista Mariano Fortuny. Qui, tra tessuti preziosi, stampe segrete e abiti che sembrano evocare antiche divinità, Luz trova un mondo che non chiede parole, ma gesti, intuizioni e sguardi.

Il romanzo segue il suo percorso di trasformazione: da ragazza ferita a giovane donna capace di lasciare un’impronta nel mondo. Il suo legame con Fortuny e con Henriette, la sua enigmatica compagna, è fatto di tensioni sottili, complicità non dette e rivalità artistiche. Sullo sfondo, la nascita dell’abito Delphos, simbolo di libertà e sensualità, diventa metafora del riscatto di Luz.


“Non sempre il filo che ci salva è visibile. A volte è seta. A volte è silenzio.”


Il labirinto di seta è una lettura per chi ama le storie di formazione, le ambientazioni storiche ricche di atmosfera e i personaggi femminili che non si arrendono. È un romanzo che si legge con gli occhi, ma si ricorda con la pelle. Un viaggio nella creazione artistica, nella memoria e nel potere di trasformare il dolore in bellezza.

Grazie alla casa editrice per l'opportunità.

Vi ricordo che trovate la recensione anche su Instagram e Facebook.

 

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