RECENSIONE: L'apprendista
- Sabrina Pennacchio

- 19 nov
- Tempo di lettura: 3 min

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Editore: @newtoncomptoneditori
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5
𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:
Per anni Martino e Clarizia sono stati addestrati nel Palazzo di Urbino per assolvere a un compito vitale per il interpretare il doppio ruolo di Raphael Urbinas, sommo artista richiesto presso tutte le corti d’Italia, e dello Scorpio Major, spia abilissima nei travestimenti e pronta a uccidere con ogni arma e veleno. Messer Ludovico Odasio in persona, primo consigliere del duca Guidubaldo, ha curato la loro formazione, avviandoli anche allo studio di un particolare tipo di astrologia scoperta nei testi della preziosa biblioteca del Palazzo Ducale. La disciplina risale agli antichi culti mesopotamici e, grazie al contributo di Niccolò Copernico, si ritiene sia in grado di fare previsioni molto precise, arrivando anche a stabilire, sulla base della conoscenza dei dati personali di un individuo, il giorno esatto e le circostanze della morte. A loro sarà affidata la sopravvivenza del ducato nel disperato scontro con Cesare Borgia, spalleggiato dal genio di Leonardo da Vinci, sullo sfondo delle guerre d’Italia all’inizio del XVI secolo.
𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:
Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.
❓Vi intriga questa novità?
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.
Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no e ringrazio @noi_leggiamo per avermi voluta nel review party 🎉
Un Rinascimento oscuro, dove l’arte diventa maschera e la bellezza si piega al potere. L’apprendista è un romanzo storico che mescola tensione, identità rubate e intrighi di corte, trasformando il sogno di un giovane pittore in una missione segreta che riscrive la storia.
Martino arriva a Urbino con un solo desiderio: imparare a dipingere. Viene accolto nella bottega di Giovanni Santi, padre del piccolo Raffaello, e per un breve tempo vive immerso nella quiete dei pigmenti e dei disegni. Ma la morte del maestro lo strappa alla sua vocazione: Martino viene reclutato in un programma clandestino che trasforma apprendisti in agenti.
Addestrato nel cuore del Palazzo Ducale, Martino diventa Scorpio Major, un infiltrato capace di assumere identità altrui, tra cui quella di Raphael Urbinas, artista richiesto dalle corti italiane. La pittura diventa copertura, i ritratti diventano messaggi cifrati, e ogni missione è un passo più vicino alla perdita di sé.
Accanto a lui, Clarizia, giovane e letale compagna di addestramento, incarna il lato più spietato del sistema. Il loro rapporto è fatto di tensione, complicità e rivalità, in un mondo dove l’arte non salva, ma controlla.
“Il vero volto di un uomo non è quello che mostra, ma quello che nasconde.”
L'autore scrive con precisione e si nota benissimo il fatto che da quel che fa con anni di studio alle spalle. La narrazione è visiva, tesa, con un ritmo che alterna introspezione e azione. Le descrizioni evocano il fascino decadente del Rinascimento, ma lo sporcano di ombre e segreti. I dialoghi sono misurati, spesso ambigui, e ogni scena contribuisce a costruire la doppia vita dei protagonisti.
L’apprendista è perfetto per chi ama i romanzi storici con una vena thriller, per chi cerca protagonisti ambigui e per chi vuole scoprire un Rinascimento diverso, non solo fatto di arte e bellezza ma anche di sangue, segreti e doppie verità.
Grazie all'autore per l'opportunità.
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