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RECENSIONE: La donna che dipingeva il vento

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Editore: @tre60libri

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5

 

         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

Svezia, oggi. Lena ha trentacinque anni e lavora come ortopedico in una clinica di Stoccolma. Quando muore l'amato nonno, con cui aveva vissuto dalla perdita dei genitori, nella sua casa al mare trova un dipinto della bisnonna, Eva Peterson, pittrice di fama internazionale. Affascinata dallo splendido paesaggio montano raffigurato nel dipinto e ferita dal tradimento del compagno con cui sognava di costruire una famiglia, Lena decide di scoprire che cosa avesse ispirato la bisnonna e di partire.

Cavalese, maggio 1914. Dopo un lungo viaggio dalla Svezia, Eva giunge in Trentino: il padre, esperto di alberi, ha ricevuto dalla Magnifica Comunità della Val di Fiemme l’incarico di curare la foresta dei violini, gravemente danneggiata da un incendio. Abilissima a dipingere, Eva si innamora dei paesaggi delle Dolomiti e viene accolta con calore dalla famiglia Sieff, a cominciare da Andreas, figlio del proprietario della tenuta che la ospita. Scure nubi di guerra, però, si stanno addensando nei cieli, costringendo molti giovani di quella terra di confine a schierarsi dalla parte dell’Impero austriaco o da quella dell’Italia. E sullo sfondo dei grandi cambiamenti portati dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Eva sarà costretta a fare una scelta che cambierà per sempre la sua vita e quella delle persone che ama…

In un viaggio sulle orme del passato, tra gli abeti rossi e le suggestive cime del Trentino, Giulia Dal Mas ci racconta la storia di un antico amore, di una grande famiglia spezzata dalla guerra e di due donne, legate dal destino, che hanno saputo rimettere in discussione la propria vita.

 

       𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:

Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.

❓Vi intriga questa novità?

Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.

Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.

Un romanzo che ci porta tra passato e presente, un passato che inizia nel 1914 e vede Eva, una donna svedese, trasferirsi in Trentino dopo aver ricevuto l'incarico di occuparsi della foresta dei violini, danneggiata dopo un incendio.

E poi arriviamo a oggi, dove protagonista è Lena, un medico che subisce un grave lutto e nella casa del defunto nonno trova un dipinto della sua bisnonna, proprio Eva: grazie a quel quadro, decide di scoprire di più di lei e sulle sue origini e quindi lascia la Svezia per andare in Italia a seguire il suo passato.

Non è il primo libro della casa editrice che narra tra passato e presente, che leggo, e devo dire però che questo è finito quasi subito tra i miei preferiti. La storia di Eva e di Lena, tra Guerra Mondiale a giorni moderni, mi ha commossa ed emozionata. Un libro di narrativa che reputerei serio, pieno di storia e significato, che non va bene per tutti perché anche molto serioso, ma che assolutamente ti entra nell'anima e vale la pena di essere letto.

Grazie alla casa editrice per l'opportunità.

Vi ricordo che trovate la recensione anche su Instagram e Facebook.

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