RECENSIONE: La fabbricante di stelle
- Sabrina Pennacchio
- 24 apr
- Tempo di lettura: 3 min

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Editore: @rizzolilibri
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5
𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:
Arthur ha cinque anni quando sua madre Clarisse gli rivela un gran segreto: tra non molto dovrà partire per un lungo viaggio con destinazione Urano. E lì, racconta Clarisse, sul pianeta ghiacciato dalle ventisette lune, popolato da lumache con il guscio azzurro che mangiano niveo prezzemolo polare, da alberi-cervo con sonore campanelle appese ai rami e da tante altre creature straordinarie, proprio lei avrà il compito di disegnare le stelle che notte dopo notte illuminano l'universo. Molti anni dopo Arthur, ormai adulto, aspetta che la sua compagna dia alla luce la loro prima figlia, e si trova a ripensare alla madre e a quella favola. Lui ovviamente sa che l'universo magico così ben descritto da Clarisse è stato l'espediente che la donna ha voluto usare per spiegare al figlio un imminente distacco, definitivo e tragico. Una bugia meravigliosa che ha permesso a un bambino di sognare e di immaginare, invece di dover soltanto guardare negli occhi la realtà, almeno per un po' di tempo. E solo in quel momento Arthur comprenderà davvero il gesto di sua madre.
𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:
Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.
❓Vi intriga questa novità?
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.
Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.
Ci sono romanzi che riescono a trasformare il dolore in poesia, a raccontare l’addio con una delicatezza che lascia il segno. La fabbricante di stelle di Mélissa Da Costa è una storia che parla di amore, perdita e immaginazione, intrecciando realtà e fantasia in un racconto struggente e luminoso.
Una madre, un figlio e una favola per dirsi addio
Arthur ha solo cinque anni quando sua madre, Clarisse, gli rivela un segreto straordinario: presto dovrà partire per un lungo viaggio verso Urano, dove avrà il compito di fabbricare le stelle. Attraverso questa fiaba, Clarisse cerca di proteggere il suo bambino dalla verità più dolorosa, trasformando la sua malattia in una missione magica.
La narrazione alterna passato e presente, seguendo Arthur ormai adulto mentre si prepara a diventare padre e ripensa alla storia che sua madre gli ha raccontato. Solo ora, con la maturità e l’esperienza, riesce a comprendere il significato profondo di quella bugia meravigliosa: un modo per rendere l’addio meno devastante, per lasciare un ricordo che fosse pieno di luce anziché di dolore.
Uno stile delicato e una narrazione emozionante
Mélissa Da Costa ha una scrittura fluida e sensibile, capace di trasmettere emozioni con grande intensità. Il romanzo è costruito con una dolcezza che non scivola mai nel sentimentalismo, ma che riesce a toccare corde profonde.
Le descrizioni del mondo immaginario di Urano sono poetiche e suggestive, creando un contrasto perfetto con la realtà più dura che si nasconde dietro la favola. La capacità dell’autrice di alternare momenti di tenerezza e riflessione rende la lettura coinvolgente e commovente.
Conclusione: una storia che resta nel cuore
La fabbricante di stelle è un romanzo che parla di amore e memoria, di come le storie possano diventare ponti tra passato e futuro. Mélissa Da Costa ci regala una narrazione intensa e delicata, capace di trasformare il dolore in bellezza.
Io ho chiuso l’ultima pagina con gli occhi lucidi e la certezza che questa storia resterà con me a lungo.
Grazie alla casa editrice per l'opportunità.
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