RECENSIONE : La Maestra
- Sabrina Pennacchio

- 15 ott
- Tempo di lettura: 3 min

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Editore: @pienogiornoeditore
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5
𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:
Voleva accendere fuochi che niente e nessuno potesse spegnere. Quando nel 1936 Eulalia arriva nel piccolo villaggio spagnolo a cui è stata assegnata, vicino a Cadice, è una giovane maestra piena di entusiasmo, convinta che le donne debbano essere indipendenti e libere di scegliere, e che la vita vada vissuta guardando sempre chi hai accanto, nel caso abbia bisogno del tuo aiuto. Quello è il suo primo incarico e lei non vede l’ora di trasmettere ai suoi alunni l’amore per il sapere e gli strumenti per costruirsi un futuro. È consapevole che per molti di loro, che strappano al lavoro nei campi le ore di scuola, l’istruzione è l’unica speranza di un domani migliore. Con le poche risorse a disposizione, Eulalia si ingegna a insegnare loro a pensare liberamente e a coltivare quei valori di uguaglianza e solidarietà che ha appreso dai più moderni princìpi pedagogici. Sono quegli stessi valori che, di lì a poco, la condanneranno: insieme a molte altre sue colleghe, Eulalia verrà privata sia della sua professione che della libertà. E anche della sua migliore amica, Juana, maestra come lei, di cui non avrà più tracce dai giorni di prigionia. Finché, trent’anni dopo, la visita inaspettata di una giovane donna sconosciuta muterà una volta ancora il corso della sua storia… Un romanzo di vocazione, passione e amicizia, la storia avvincente di una maestra coraggiosa – e insieme di mille altri uomini e donne che portano nel cuore il fuoco dell’insegnamento. Si dice che non smettiamo mai di essere i bambini che eravamo. Forse è per questo che Eulalia fa la maestra: perché si è bambini per tutta la vita, nel bene e nel male.
𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:
Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.
❓Vi intriga questa novità?
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.
Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.
La Maestra è un romanzo che parla sottovoce, ma lascia un’eco profonda. Ambientato nella Spagna rurale degli anni ’30, racconta la storia di Lali, una giovane insegnante che arriva in un villaggio isolato con una valigia piena di libri e ideali. Vuole insegnare, sì — ma anche liberare. Crede che l’educazione sia uno strumento di giustizia, che la scuola possa essere un luogo di riscatto. E per un po’, lo è.
Ma il tempo storico è spietato. La guerra civile incombe, e con essa la repressione. Lali si ritrova a dover difendere non solo il suo ruolo, ma la sua stessa voce. Il romanzo non la trasforma in eroina: la mostra fragile, ostinata, umana. La sua forza non sta nei gesti clamorosi, ma nella coerenza quotidiana, nel rifiuto di piegarsi, nel continuare a insegnare anche quando nessuno ascolta.
“Non si smette di essere maestra solo perché ti tolgono la cattedra.”
José Antonio Lucero scrive con una prosa asciutta, ma emotivamente densa. Ogni pagina è attraversata da silenzi, sguardi, piccole rivoluzioni. Il romanzo non è solo la storia di Lali, ma quella di tutte le donne che hanno cercato di educare in tempi ostili, che hanno resistito con la parola, con la cura, con la presenza.
La Maestra è una lettura che commuove senza forzare, che illumina senza retorica. È un omaggio alla scuola come spazio di libertà, e a chi ha avuto il coraggio di difenderla anche quando sembrava inutile. Un romanzo che parla di passato, ma che interroga il presente — e ci chiede: cosa significa davvero insegnare?
Grazie alla casa editrice per l'opportunità.
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