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RECENSIONE: La nuova collana Bur con i romanzi di Annie Ernaux

Aggiornamento: 5 giu


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Editore: @rizzolilibri

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐✨/5

 

         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

La telefonata, la visita. Lui arriva, lei lo accoglie. Poco dopo lui se ne va. E lei torna ad aspettare, mentre tutto il resto della vita diventa un fondale sbiadito. Un amante, un uomo sposato, che appare e scompare senza lasciare tracce, che chiama solo quando può. Lei si aggrappa a quei pochi istanti, li consuma, li rivive, mentre il resto del tempo si riduce a un'attesa e gli incontri con lui si fanno misura della sua vita. L'attesa stessa diventa presenza e ogni gesto - cambiare le lenzuola, riempire la casa di fiori, preparare il whisky, vestirsi - è un rituale ossessivo, un modo di dare ordine al vuoto. E anche quando la storia finisce, la dipendenza resta. L'assenza non libera, ma incatena. Tutto ciò che lei tocca, che guarda, che vive è intriso di quell'uomo, del suo passaggio, del suo odore.

 


         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

Nel 1963 Annie ha ventitré anni, studia a Rouen, ha davanti a sé un futuro da costrui-re. Quando scopre di essere incinta, sa di non voler portare avanti la gravidanza. Ma l'aborto è illegale, vietato dalla legge e rimosso persino dal linguaggio. Nessun medico può o vuole aiutarla, nessuna istituzione la protegge. Per interrompere la gravidanza, deve muoversi nel sottobosco della clandestinità, tra false speranze e soluzioni pericolose. Il suo corpo diventa così un territorio da cui sembra bandita ogni autodeterminazione. Solo molti anni dopo, l'autrice decide di ripercorrere quel periodo con la precisione implacabile della sua scrittura. L'evento è il resoconto di un'esperienza solitaria e insieme universale, il racconto di un corpo che lotta per la propria libertà, il ritratto di un tempo in cui la scelta era negata, l'umiliazione sistematica, la sofferenza un fatto privato e inconfessabile. Ma la memoria non è mai solo individuale, e con la scrittura si fa testimonianza, necessità politica, sguardo sulla realtà.



         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

Annie cresce nella provincia francese degli anni Quaranta, in una famiglia dove il lavoro e l'intelligenza femminile non sono ostacolati. Da bambina si sente libera, convinta che il futuro le appartenga. Ma fuori da casa, il mondo segue altre regole. A scuola, nell'adolescenza, nei primi amori, scopre che essere donna significa dover compiacere, adattarsi, imparare a stare dentro confini invisibili. Negli anni dell'università si illude di poter sfuggire a questo destino, si muove tra passioni e scelte, vive con slancio. Ma poi arriva il matrimonio, e tutto si chiude. La casa, i figli, il lavoro domestico non sono conquiste, ma vincoli. La sua individualità si assottiglia, la libertà si restringe dentro gesti sempre uguali. Negli anni Settanta, mentre la società inizia a interrogarsi sul ruolo delle donne, Annie si scopre intrappolata in una normalità che nessuno mette in discussione. "La donna gelata" è la cronaca di questa lenta trasformazione: donne educate a diventare appendici silenziose, mogli che tacciono, madri che scompaiono dietro al ruolo che ricoprono. Ernaux osserva il processo con spietata lucidità, mostrando il progressivo scivolare in un'esistenza ridotta. Ma nel gelo della protagonista si nasconde anche un rifiuto, un dissenso che si fa racconto. Dare un nome all'oppressione significa incrinarla.


       𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:

Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.

❓Vi intriga questa novità?

Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima collana arrivata nelle nostre librerie e online. Iniziamo parlando con i primi tre romanzi pubblicati, firmati Annie Ernaux.

Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.

Le opere di Annie Ernaux non raccontano solo storie, ma scavano nella memoria e nei sentimenti, trasformando esperienze personali in testimonianze universali. I tre romanzi Passione semplice, L'evento e La donna gelata, ora pubblicati nella nuova collana BUR Rizzoli, offrono un ritratto impietoso e profondamente umano della condizione femminile attraverso desideri, paure e lotte interiori.


Il desiderio che consuma in Passione semplice


In Passione semplice, Ernaux mette a nudo l’intensità di un’ossessione amorosa, raccontando il potere travolgente del desiderio e l’attesa che lo accompagna. Attraverso una narrazione limpida e senza artifici, l’autrice esplora la dipendenza emotiva e la perdita di sé dentro un rapporto sbilanciato, restituendo al lettore la cruda realtà di un amore che, invece di arricchire, consuma.


La battaglia per la libertà in L'evento


L'evento affronta un tema doloroso e ancora attuale: la difficoltà di una donna nel prendere decisioni sul proprio corpo in una società che le nega il diritto di scegliere. Il romanzo ripercorre la solitudine di un aborto clandestino e la tensione emotiva che lo accompagna, offrendo un racconto essenziale e diretto, privo di giudizi ma carico di significato. L’esperienza della protagonista diventa un simbolo della lotta per l’autodeterminazione, facendo emergere questioni che trascendono il tempo e lo spazio.


Il peso delle aspettative in La donna gelata


Attraverso La donna gelata, Ernaux esplora il percorso di una donna che, crescendo, si trova a fare i conti con le convenzioni sociali che cercano di definire il suo ruolo. Dall’infanzia spensierata all’età adulta segnata da doveri imposti, il romanzo offre un’analisi lucida delle dinamiche familiari e della trasformazione dell’identità femminile sotto il peso delle aspettative. La scrittura, precisa e affilata, guida il lettore nella scoperta di un mondo in cui la libertà personale viene spesso sacrificata in nome della conformità.


Conclusione: tre romanzi che raccontano la vita


I tre romanzi pubblicati nella nuova collana BUR Rizzoli sono tasselli di una narrazione che sfida ogni retorica, raccontando con straordinaria onestà il desiderio, il dolore e le imposizioni sociali. Annie Ernaux non abbellisce la realtà, ma la restituisce con la forza della verità, portando il lettore a confrontarsi con esperienze che appartengono a molte donne, in ogni epoca.

Grazie alla casa editrice per l'opportunità.

Vi ricordo che trovate la recensione anche su Instagram e Facebook.




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