RECENSIONE: La prigioniera d'oro
- Sabrina Pennacchio
- 6 feb
- Tempo di lettura: 3 min

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Editore: @armenia.libri
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐/5
𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:
Auren è la favorita di re Mida, l'uomo dal tocco d'oro, che la tiene in una gabbia dorata, simbolo del suo potere. Questa «gabbia» copre l'intero piano superiore del castello, con gabbie integrate in ogni stanza e passerelle sbarrate collegate tra loro, in modo che Auren possa girare liberamente per il castello. La prigioniera si sente protetta e al sicuro nella sua gabbia. Ma da cosa? Ha avuto una vita molto dura, ha vissuto per strada fino a quando Mida non l'ha salvata. Auren lo conosce da prima che diventasse re, il che spiega molto sul loro rapporto. Ma la sua vita, le sue sicurezze, stanno per cambiare brutalmente...
𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:
Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.
❓Vi intriga questa novità?
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.
Da amante del genere, non potevo di certo farmi scappare questo volume poiché io già amo i retelling, poi se mi metti Re Mida fai bingo.
Premetto però che non è assolutamente un romanzo per tutti, poiché ci sono alcuni elementi disturbanti che potrebbero urtare la sensibilità dei più. Ma ne parleremo più avanti.
Il Re Mida della nostra storia anziché essere baciato dagli Dei come accade nella mitologia, ci viene presentato direttamente come un Re che possiede la magia dell'oro, difatti ogni cosa che tocca diventa di quella sostanza ma a differenza della storia originale, lui riesce a gestire bellamente il suo dono.
La nostra protagonista, Auren, è la sua prediletta. Salvata da una condizione difficile, vede in lui non solo un salvatore ma anche un amico oltre che un amante, una persona della quale può fidarsi ciecamente, senza rendersi conto che alla fine si ritrova solo affascinata del suo carceriere: Mida, difatti, l'ha resa la sua opera più bella e la tiene praticamente rinchiusa in una gabbia d'oro, lontana da tutti e tutti. Inizialmente a lei sta bene, poi inizia a rendersi conto che in realtà è solo emarginata ed esposta come un trofeo, utilizzata dal Re a suo piacimento, sfruttata sia fisicamente che mentalmente.
Ma cambiare le cose sarà possibile?
" A Highbell tutto è fatto d'oro. Anch'io. "
Come vi dicevo prima, questo volume è alquanto disturbante in molte cose, la relazione tra i personaggi, la vita stessa che hanno è molto molto tossica ma la positività è che le scene complesse presenti nel romanzo sono state gestite davvero bene e inserite in contesti per niente fuori luogo.
Un esempio di fattori disturbanti sono per esempio le *rge, uno st*pro e altre cosine che non fanno di certo piacere e non sono facili da leggere, però parliamoci chiaro, ragazzi, io ho scritto un romanzo con simili tematiche (mai pubblicato perché appunto non è sempre facile da accettare) e vi dico che contestualizzati non sono neppure così shock. Contestualizzati perché? Perché ci ritroviamo in un'epoca dove, non prendiamoci in giro, queste cose erano all'ordine del giorno. Probabilmente vederle in una serie tv è più accettabile che leggerle in un libro, forse perché nella serie tv il bad boy te lo mettono così figo che te ne freghi, ma io sinceramente a un Mr. Grey preferisco mille volte un Mida gettato in un contesto reale nella sua fantasia.
Di conseguenza perché nonostante tutto ho apprezzato il romanzo? Perché nonostante lo schif* della condizione delle donne nella storia, è comunque realtà storica e anziché giustificarlo con sciocchezze come ormai si tende a fare in molte opere, qui il tutto è solo contestualizzato, inserito come un dato di fatto nell'epoca che ci viene presentata.
Certamente non sarà quindi il romanzo della vostra vita, ma è di certo uno di quelli che tu ti metti a pensare se ti sia piaciuto o no, se dire magari un ni, ma ti resta in testa e secondo me questa è la cosa più importante.
Se avete coraggio e pensate di riuscire a passare sopra le sue tematiche, leggetelo.
Io intanto torno a leggere i seguiti.
Grazie alla casa editrice per l'opportunità.
Vi ricordo che trovate la recensione anche su Instagram e Facebook.
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