RECENSIONE: Ventimila leghe sotto i mari
- Sabrina Pennacchio
- 17 feb
- Tempo di lettura: 3 min

📚
Editore: @rizzolilibri
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5
𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:
Sul fondo dell’oceano fa la sua comparsa una creatura marina più grande di una balena, che terrorizza e sperona navi in tutto il mondo. Inizialmente appare come un isolotto, poi fa affondare barche e flotte che si ritrovano nei suoi paraggi. Così il professor Pierre Aronnax, insieme al suo servitore Conseil e all’esperto fiociniere Ned Land, partecipano alla spedizione per risolvere il mistero. La fregata americana Abraham Lincoln salpa da New York per l’oceano Pacifico alla ricerca del mostro marino, ma la bestia a cui danno la caccia si rivela essere una macchina, il Nautilus, guidata dall’enigmatico e tenebroso capitano Nemo. A bordo di questo sottomarino futuristico inizia una avventura alla scoperta degli abissi, tra gli sprofondati resti di Atlantide, attacchi di calamari giganti e capodogli, per un romanzo che ha avuto grande influenza su intere generazioni.
𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:
Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.
❓Vi intriga questa novità?
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.
Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.
Avevo solo sentito parlare del libro, ma nonostante sia una storia ormai conosciuta per tanti motivi, non avevo mai avuto il piacere di leggere prima d'ora il romanzo.
Più che felice di averlo fatto in questa nuova veste BUR, che rende ul capolavoro di Jules Verne impreziosito dalle centoundici illustrazioni degli artisti Riou e de Neuville, poi incise da Hildibrand, pubblicate nel 1871: come ci racconta nella sua prefazione il fumettista Antonio Serra, uno dei padri di Nathan Never e appassionato conoscitore dei mondi di Verne, da quel momento “il mondo cambia per sempre”.
"Ventimila leghe sotto i mari" mi ha affascinato fin dalle prime pagine. La storia inizia con la misteriosa apparizione di una creatura marina gigantesca che terrorizza i mari. Il mondo è in preda al panico e viene organizzata una spedizione per catturare o distruggere il mostro. Mi sono ritrovato nel 1866 a bordo dell'Abraham Lincoln, una fregata statunitense, insieme al professor Pierre Aronnax, il suo fedele domestico Conseil e il fiociniere canadese Ned Land.
L'avventura prende una svolta inaspettata quando, dopo uno scontro con la creatura, veniamo catapultati in mare e finiamo prigionieri a bordo del Nautilus, un sottomarino straordinario e tecnologicamente avanzato. Qui incontriamo il Capitano Nemo, un uomo misterioso e carismatico che ha scelto di vivere isolato dal mondo in superficie, dedicandosi all'esplorazione degli oceani.
Il Capitano Nemo accoglie i protagonisti a bordo, ma li avverte che potrebbero mai più tornare a terra. Da quel momento inizia un viaggio straordinario nelle profondità marine dove iniziamo a esplorare paesaggi sottomarini mozzafiato, dalle barriere coralline agli abissi più oscuri, e scopriamo creature marine incredibili se pensiamo a quando è stato scritto il romanzo.
Attraverso le parole del professor Aronnax, viviamo l'emozione di visitare luoghi leggendari come l'Atlantide e di assistere a fenomeni marini spettacolari, come la migrazione delle balene. Il Capitano Nemo si rivela un personaggio complesso, con una storia personale dolorosa e una visione del mondo influenzata dalla sua sete di vendetta e di giustizia.
Le dinamiche tra i personaggi a bordo del Nautilus sono intense e spesso conflittuali. Ned Land, in particolare, non accetta la prigionia e cerca costantemente una via di fuga, mentre Conseil rimane fedele al professor Aronnax.
Man mano che il viaggio prosegue, emergono segreti nascosti e tensioni latenti, il Capitano Nemo si rivela sempre più enigmatico e il destino a bordo del Nautilus diventa incerto. La narrazione di Verne riesce a mantenere alta la suspense e a coinvolgere il lettore in un'avventura epica e senza tempo.
Questo è certamente uno di quei classici che, almeno una volta nella vita bisogna leggere e sicuramente farlo con un edizione così curata e ben tradotta, è certamente il modo giusto.
Grazie alla casa editrice per l'opportunità.
Vi ricordo che trovate la recensione anche su Instagram e Facebook.
Comments