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RECENSIONE LIBRO: Lamù - Racconti di Anime


 

Editore: @edizionimea

Volumi: 1 ( concluso )

 

         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

La vita scorre con lentezza nella periferia ad est di Napoli.

Siamo alla fine degli anni ’80 a Ponticelli e la luna bugiarda e spiona osserva l’amicizia tra un panettiere e un operaio che nasce su un campo di calciotto. Lello e Mario, due vite diverse con anime profondamente simili. Hanno la stessa età, ma Mario è sposato e ha due figli. Come tutti i ragazzi sognano: Lello guardando la superstrada che collega la sua periferia dell’animo al capoluogo; Mario osservando una luna bianca e guardona. Entrambi sono chiusi in gabbia.

Lamù, racconti di anime, è tante cose.

È un viaggio di anime variegate in una periferia esistenziale che accarezzano i loro sogni, è un racconto di amicizia, ma è soprattutto un romanzo d’amore che va oltre ogni barriera. Un Amore che non si arrende di fronte a nulla e non ha paura di esporsi.

 - 𝗗𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗚𝗮𝗹𝗹𝗼

 

       𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:

" Domani sarà il solito sabato di niente, in un mondo di niente, in una periferia di niente in una città che è tutto: Napoli. Napoli capitale delle contraddizione in un mondo che contraddice anche l’ovvio. "


Da Napoletana quale sono, non posso non essere stata colpita da questo libro.

Ho sentito nelle vene, rint o sang come si dice da noi, tutte le crude verità che questo romanzo ha portato con sé.

La nostra storia si apre su un quartiere che conosco bene: Ponticelli. Qui, come purtroppo in molte zone della mia bella Napoli, le cose sono un po' più gravi di quanto uno vorrebbe. Eppure ci sono sognatori in un luogo che di sogni a volte non ti dà niente.

Vedi Napoli e poi muori, dice un detto, ma a volte a Napoli ti senti morire di fame perché, diciamocelo, le cose non vengono mai fatte come dovrebbero, perché è più facile fare i furbi in una città di Pulcinella anziché renderla grande, rendere grandi i suoi abitanti e trasformarla così in un bella novella e non in una costante tragedia.

Iniziamo il libro conoscendo Lello. Lello che ha poco e il calcio, il grande calcio, è una delle cose più care che ha, oltre a Mario, l'amico di sempre, quel fratello del quale non potrebbe mai fare a meno. La loro amicizia è bellissima, così bella che la senti dentro.

E poi c'è Lamù. Lamù che nella vita ha fatto tanto, forse troppo. Le sue scelte sbagliate l'hanno portata a grandi sofferenze e a un epilogo un po' inaspettato e un po' ovvio.

 

“Amore e Napoli, due validi motivi per leggere Lamù, un romanzo che sembra un film. Uno di quelli che al finale ti commuoveresti…”

 

La narrazione un po' fiabesca, simile a una prefazione teatrale, mi ha permesso di entrare del tutto nel racconto, amandolo dall'inizio alla fine, non solo per la familiarità di vicende e luoghi della mia vita comune.

Non vi dico oltre, per non rischiare di spoilerare, ma vi invito, qualora il dialetto non sia per voi un problema da leggere, a dare un'opportunità a questo libro che, sinceramente, m'ha spezzato o core in due.

Il mio voto: ⭐⭐⭐⭐/5

Spero di avervi incuriosito un po' e ringrazio @meaedizioni per la collaborazione.

Alla prossima ❤️

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