top of page

RECENSIONE: Il Giudice e il Bambino


📚

Editore: @fazieditore

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐🌟/5

 

         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

Giunto in paradiso, Paolo Borsellino viene incaricato da Dio di risolvere casi particolari e delicati. Per un periodo, si occuperà di quelle anime che, per motivi diversi, hanno lasciato qualcosa di irrisolto sulla Terra. Un giorno, però, sulla scrivania del suo ufficio finisce il faldone di un caso inspiegabilmente rifiutato da tutti gli altri funzionari in cielo. Non appena Borsellino legge il contenuto della cartella, ha come un mancamento. Quell’anima, infatti, appartiene a un bambino. E quel bambino è Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia nel gennaio del 1996. Da qui ha inizio una storia delicata e toccante, dai toni favolistici, che ricostruisce le vicende del giudice e del un viaggio tra le nuvole pieno di emozioni e avventure alla ricerca della serenità necessaria per andare avanti e di una ragione che possa spiegare tanta violenza. In questo cammino a due, particolarmente coinvolgente sarà l’incontro tra il bambino e il suo cavallo che si ricongiungeranno nell’aldilà proprio grazie all’aiuto di Borsellino, e avranno modo così di salutarsi per l’ultima volta prima di dirsi addio e separarsi per sempre. Un incontro decisivo che darà la possibilità al piccolo di riconciliarsi con il mondo e ritrovare finalmente la pace perduta prima di congedarsi dall’amico giudice e prendere finalmente il proprio posto in cielo.Dopo Il cane di Falcone, Dario Levantino torna in libreria con un romanzo emozionante e mai scontato che ripercorre le vicende di Paolo Borsellino e del piccolo Giuseppe Di Matteo, ucciso dalla mafia a soli quindici anni dopo due di prigionia durissima e insensata.

 

       𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:

Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ Come state oggi? Spero bene.

❓Vi intriga questa novità?

Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.

Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.

Tutti sappiamo cos'è successo in quel famoso 1992, una tragedia, un atto vile e pieno di crudeltà che ha portato alla morte persone che volevano davvero migliorare il mondo.

Ma questo mondo così marcio, passano i secoli, e pare proprio che tale vuole restare.

Il nostro libro inizia proprio il 19 luglio del 1992 e vede il giudice Paolo Borsellino risvegliarsi in paradiso. Una persona così importante, così vogliosa di aiutare il prossimo non poteva non avere un ruolo importante persino tra le schiere del Signore e quindi gli viene affidato un ufficio, il numero sette, per occuparsi delle anime irrisolte: ovvero deve capire quali sono i legami che ancora legano le anime alla terra, lasciandole in purgatorio anziché farle trapassare verso il paradiso.

Come premio, al termine dell'incarico, dopo cinquant'anni potrà tornare sulla terra per vedere sua figlia Lucia per un'ora.

Ci spostiamo nel 1996, e tra i vari casi di Paolo arriva quello di un certo bambino, Giuseppe di Matteo, che pare essere stato ucciso dalla mafia dopo due anni di prigionia.

Ovviamente Paolo non può lasciar correre e aiutare il bambino lo porterà in un viaggio di cinque giorni ricco di commozione e scoperta di un mondo duro e crudele ma al quale tutti continuiamo ad essere legati.


" Lì, solo con il mio fardello e trafitto dalla sua luce, capii che il mistero di Dio era l’amore, che non separa mai le persone. Quella è una cosa che fa il destino, a volte; la morte, forse. L’amore mai. "


Ho pianto da morire. Questo libro mi ha disintegrata in piccoli pezzi e mi ha stretto il cuore in una morsa dolorosa. Nonostante di tenda a mettere la storia sotto una luce romanzata, è inevitabile sentire un certo dolore nel leggere queste storie vittime di una mafia crudele e senza scrupoli che arriva persino a uccidere senza crupoli un bambino.

Questo certamente non è un libro per tutti, ma forse un libro che metta un po' di coscienza, se un alcuni ancora esiste, si.

Grazie alla casa editrice per l'opportunità.

Vi ricordo che trovate la recensione anche su Instagram e Facebook.

bottom of page