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RECENSIONE: L'elisir dei sogni - La saga dei Campari


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Editore: @rizzolilibri

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5

 

         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

Milano, 1862. Gaspare Campari mesce fiori, spezie e bucce d’agrumi nel suo laboratorio da liquorista sotto il Coperto dei Figini. È arrivato da poco dalla provincia, pieno di speranze dopo il successo del suo Caffè dell’Amicizia a Novara, e nella grande città in trasformazione, animata da una borghesia ricca e desiderosa di godere dei piaceri della vita, è determinato a realizzare il suo sogno. Gaspare cerca qualcosa che non esiste, un elisir: il Bitter perfetto, che piaccia a signore raffinate, intellettuali e uomini di mondo. Poco dopo la magia avviene: nasce il Bitter Campari, inconfondibilmente rosso e dal sapore dolceamaro, destinato a diventare un’icona. Da allora, l’ascesa è inarrestabile: è il 1867, e nella nuova Galleria Vittorio Emanuele II apre le porte il Caffè Campari, luogo di ritrovo per politici e scrittori, frequentato dai musicisti del vicino Teatro alla Scala e dai giornalisti del neonato “Corriere della Sera”. Ma quando Gaspare muore all’improvviso, lasciando cinque figli e una formidabile vedova dalla chioma rossa, è subito chiaro che la successione non seguirà i piani del capostipite. Sarà l’intraprendente e coraggiosa Letizia a traghettare l’azienda verso il futuro, consegnandola nelle mani dei suoi figli, Davide e Guido, che non possono essere più diversi: visionario e orientato al potere il primo, ribelle e passionale il secondo. Due fratelli caparbi, destinati inevitabilmente a scontrarsi sull’eredità paterna.

 

       𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:

Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.

❓Vi intriga questa novità?

Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.

Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.

L’elisir dei sogni ci parla della vita della famiglia di imprenditori italiani che hanno portato alla luce il Campari, la famosa bevanda ormai conosciuta da tutti.

Siamo a Milano del 1882 quando la bottiglieria Campari chiude perché Gaspare Campari muore d'infarto. Qui si radunavano tante persone importanti che parlavano di cose serie o frivole dinanzi a quell'ormai amato drink di aperitivo.


“Elisir di lunga vita, Olio di rhum, Liquore Sopraffino Rosa, Latte di Vecchia, Doppia Crema di Cacao alla Vaniglia, Fernet Liquore Febbrifugo, Vermifugo, Tonico Calefacente”.


Il romanzo altri non fa che portarci davanti la storia di come sua moglie sia poi andata avanti e di tutto il retroscena famigliare che si sa, non è mai facile quando si tratta di morte o eredità.

Un libro quindi che più che romanzo definirei una biografia che può appassionare i pochi o i più curiosi, ma certamente da definirsi un libro di nicchia. Ma comunque una piacevole lettura.

Grazie alla casa editrice per l'opportunità.

Vi ricordo che trovate la recensione anche su Instagram e Facebook.

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