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RECENSIONE: Le querce non fanno limoni


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Editore: @rizzolilibri

Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5

 

         𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:

Le querce non fanno limoni è un romanzo epico, intimo e corale che attraversa cinquant’anni di storia italiana, tra la Seconda guerra mondiale e gli anni di piombo. Una storia di Resistenza, di passioni, di famiglie scucite e ricucite, di lotte che lasciano cicatrici, ma anche la forza di stare in piedi. Protagonista è Delia, ex partigiana, donna indimenticabile che affronta la guerra, l’amore e la perdita costruendo – pietra su pietra, voce dopo voce – un luogo reale e simbolico: il Cantuccio, rifugio concreto e ideale, spazio di condivisione, speranza e memoria. Attorno a lei e dopo di lei si muovono Irma, Mauro, Angela, Carlo, Sandro, Lettèria, Gigione e molti altri, personaggi vividi che si intrecciano in una narrazione tessuta come un arazzo di voci, dialetti, cicatrici e sogni. Ambientato tra Firenze e Campi Bisenzio, ""Le querce non fanno limoni"" dà corpo alla Storia con la “s” maiuscola – le torture a Villa Triste, la Liberazione, la strage di piazza Fontana, le contraddizioni della sinistra extraparlamentare – ma la filtra attraverso i gesti quotidiani, i silenzi, le pentole sul fuoco, le parole non dette. Ogni pagina è intrisa di una lingua viva che alterna lirismo e parlato popolare, una lingua che canta, piange, resiste. È un romanzo sull’eredità – politica, affettiva, ideologica. Sul modo in cui la memoria passa, si nasconde, si rivela. E sul coraggio di non farsi travolgere dal passato, ma di comprenderlo per poter andare avanti.

 

       𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:

Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.

❓Vi intriga questa novità?

Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.

Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.

Ci sono romanzi che non si limitano a raccontare una storia, ma costruiscono un intero mondo fatto di voci, ricordi e battaglie interiori. Le querce non fanno limoni è uno di questi: un affresco corale che attraversa decenni di storia italiana, intrecciando la memoria collettiva con le vicende intime di personaggi indimenticabili.


Una donna, molte vite


Delia è il cuore pulsante del romanzo: ex partigiana, madre, testimone e custode di un’epoca segnata da lotte, perdite e rinascite. Attorno a lei si muove un’umanità varia e vibrante, fatta di amici, figli, compagni e avversari, tutti legati da un filo invisibile che attraversa il tempo e lo spazio.

Il romanzo si snoda tra Firenze e Campi Bisenzio, tra il secondo dopoguerra e gli anni di piombo, raccontando non solo eventi storici, ma anche i piccoli gesti quotidiani che danno forma alla resistenza più profonda: quella dell’anima.


Una lingua che respira


Chiara Francini adotta una scrittura viva, che alterna registri lirici a toni più popolari, creando un ritmo narrativo che avvolge e sorprende. Ogni personaggio ha una voce distinta, autentica, che contribuisce a costruire un mosaico di esperienze e visioni del mondo.

Il romanzo non si limita a evocare la Storia con la “S” maiuscola, ma la filtra attraverso pentole sul fuoco, silenzi pesanti, sguardi che dicono più delle parole. È un racconto che parla di eredità—affettiva, politica, culturale—e del modo in cui essa si trasmette, si trasforma o si spezza.


Conclusione: un romanzo che lascia traccia


Le querce non fanno limoni è un’opera che unisce impegno e poesia, memoria e invenzione. Chiara Francini dimostra una sensibilità rara nel dare voce a chi spesso resta ai margini della narrazione storica, e lo fa con uno stile che accoglie, commuove e invita alla riflessione.

Una lettura che non solo racconta, ma accompagna.

Grazie alla casa editrice per l'opportunità.

Vi ricordo che trovate la recensione anche su Instagram e Facebook.

 
 
 

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