RECENSIONE: Morte alle Terme
- Sabrina Pennacchio
- 2 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min

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Editore: @emonsedizioni
Valutazione: ⭐⭐⭐⭐/5
𝐓𝐑𝐀𝐌𝐀:
Tre settimane a bere acqua termale, ovvero acqua calda che puzza di uova marce. Questa è l’amara ricetta del dottore per Anton, farmacista in pensione con una insanabile passione per i dolci viennesi e una cistifellea malridotta. Ad accompagnarlo nel rinomato albergo a Baden, accorre l’immancabile Ernestine, che già si prefigura serate danzanti e passeggiate nei viali alberati.
Un rigorosissimo programma di cure/Fanghi fetidi e minestrine insapori li aspetta/no invece all’Hotel Sauerhof, oltre a una congerie di ospiti benestanti, tutti membri dell’alta borghesia salvo il burbero calciatore Pepi Kratochwil, il miglior attaccante della storia.
Ed è proprio su di lui che ricadono tutti i sospetti quando sulla via del ritorno da un concerto viene scoperto un cadavere. Anton non può credere che il suo mito si sia macchiato di un simile delitto e niente e nessuno può tenere a freno la curiosità di Ernestine. A quanto pare, tutti gli ospiti sono felici di sapere il calciatore in prigione. La chiave è ben seppellita nel passato, ma i due amici si confermano ancora una volta una grande squadra.
𝐂𝐎𝐒𝐀 𝐍𝐄 𝐏𝐄𝐍𝐒𝐎:
Buongiorno lettori del mio cuore ❤️ come state oggi? Spero bene.
❓Vi intriga questa novità?
Oggi sono qui per parlarvi di un'altra bellissima opera arrivata nelle nostre librerie e online.
Come sapete sono una grande amante del genere, quindi potevo mai farmela scappare? Assolutamente no.
Un soggiorno termale all’insegna del relax e della cura del corpo si trasforma in un’indagine avvolta nel mistero. Morte alle Terme è il quarto caso della coppia investigativa Ernestine e Anton, protagonisti di una serie di gialli eleganti e dal sapore retrò.
Un’ambientazione raffinata e un delitto inatteso
Ernestine, insegnante in pensione con un debole per la danza e i misteri, accompagna il suo amico Anton, farmacista ritiratosi dall’attività, in una rinomata località termale. Anton, costretto a seguire una rigida cura disintossicante, si prepara a sopportare fanghi maleodoranti e minestrine insipide, mentre Ernestine sogna serate danzanti e passeggiate nei viali alberati.
Ma la tranquillità del soggiorno viene sconvolta quando un concerto si conclude con un omicidio. Il principale sospettato è Pepi Kratochwil, un ex calciatore burbero e schivo, idolo di Anton fin dai tempi d’oro. Convinto dell’innocenza del suo mito, Anton si lascia coinvolgere dall’intraprendente Ernestine in un’indagine che li porterà a scoprire segreti sepolti nel passato e a smascherare verità scomode.
Un giallo dal fascino retrò
Beate Maly costruisce un romanzo che richiama le atmosfere dei gialli classici, con una narrazione elegante e un tocco di ironia. La coppia di protagonisti è irresistibile: Ernestine e Anton si muovono tra supposizioni brillanti e intuizioni affilate, regalando al lettore un’indagine avvincente e ricca di colpi di scena.
L’ambientazione termale aggiunge un elemento di originalità alla storia, con descrizioni che trasportano il lettore tra le acque sulfuree e le abitudini dell’alta borghesia dell’epoca.
Conclusione: un romanzo che conquista
Morte alle Terme è un giallo raffinato e coinvolgente, perfetto per chi ama le storie di mistero con un tocco di eleganza e humor. Beate Maly riesce a intrecciare suspense e leggerezza, creando un romanzo che intriga e diverte allo stesso tempo.
Grazie alla casa editrice per l'opportunità.
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